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dell’acino

Quali sono le principali tappe di sviluppo dell’acino fino alla maturazione?

A partire dall’allegagione inizia la fase di sviluppo dell’acino che termina con la maturazione dell’uva e la sua raccolta.

Le due diverse fasi di crescita dell’acino

La crescita dell’acino d’uva viene comunemente descritta da una doppia sigmoide che prevede due differenti fasi di crescita separate da una fase stazionaria in corrispondenza dell’invaiatura (Coombe and McCarthy, 2000).

  • Durante il primo periodo di crescita, da fine fioritura all’invaiatura, si verifica la vera e propria formazione dell’acino. La divisione cellulare in questa fase è rapida ed al termine di questo periodo il numero di cellule che compongono l’acino e la buccia è quello definivo. Al contempo, durante questa fase, si verifica un accumulo di alcuni soluti che raggiungono il loro massimo intorno all’invaiatura. I principali composti accumulati in questa fase sono gli acidi: tartarico (che si accumula durante le fasi iniziali dello sviluppo dell’acino) e malico (che si accumula appena prima dell’invaiatura). Anche alcuni composti fenolici iniziano ad accumularsi in questo periodo: tannini (Kennedy et al., 2001) e acidi idrossicinnamici (Licker et al., 1999). Per quanto riguarda i composti aromatici, le metossipirazine raggiungono il loro contenuto massimo alla fine di questa prima fase di crescita (Allen e Lacey, 1999).
  • L’inizio della seconda fase di crescita dell’acino, o maturazione, è caratterizzato dall’ammorbidimento dei tessuti e dal viraggio di colorazione (invaiatura). L’acino raddoppia approssimativamente le sue dimensioni ed il suo peso tra l’inizio del secondo periodo di crescita e il raccolto. Questo è causato dell’accumulo di composti, principalmente zuccheri, che si verifica a seguito di un passaggio biochimico dall’accrescimento vegetativo alla fase di maturazione. Come detto in questa fase vengono accumulati principalmente zuccheri (glucosio e fruttosio), in concomitanza con questi inizia l’accumulo di metaboliti secondari negli acini, che guidano la qualità del vino.

Sintesi e accumulo dei diversi composti durante le diverse fasi di crescita dell’acino

Nelle varietà a bacca rossa gli antociani sono il composto più importante e distintivo che viene accumulato a partire dall’invaiatura; nella stessa fase nelle varietà a bacca bianca avviene la sintesi della maggior parte dei composti aromatici, volatili o precursori.

Al contempo molti dei composti accumulati nella prima fase di sviluppo dell’acino vengono degradati (non semplicemente diluiti): la riduzione dell’acido malico e delle metossipirazine varia notevolmente a seconda dei fattori ambientali; i tannini del vinacciolo diminuiscono a causa dell’ossidazione mentre i tannini della buccia hanno un piccolo declino (o rimangono stabili) aumentando il loro livello di polimerizzazione e la loro estraibilità.

Il sottocliclo riproduttivo

Da un punto di vista biologico, il principale elemento che guida le diverse fasi di crescita e maturazione dell’acino è il completamento del ciclo riproduttivo. Lo scopo della pianta è sviluppare un seme vitale e proteggerlo fino alla sua completa maturazione (capacità di germinazione) attraverso la sintesi di composti come acidi organici, tannini e pirazine che possono fornire un’esperienza spiacevole ad uccelli e mammiferi.

Alla fine del primo periodo di crescita, subito prima dell’invaiatura, il seme diventa vitale ed in grado di germinare. L’obiettivo durante il secondo periodo di sviluppo è rendere la bacca il più attraente e appetibile possibile per uccelli e animali in modo che possa avvenire la dispersione dei semi (vinaccioli). In questa fase avviene l’accumulo di colore (antociani), aromi, zuccheri e la degradazione di acidi e pirazine.

L’uomo interviene individuando il momento ottimale per la vendemmia che risulta di fondamentale importanza in quanto definisce la resa, la composizione e la qualità delle uve, e per gli enologi segna la qualità e lo stile del vino.

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