La storia della viticoltura è strettamente legata alla storia del vino; da circa sei millenni l’uomo coltiva la vite per produrre vino, come confermano alcune testimonianze del neolitico che attestano la coltivazione di uva selvatica per la produzione di bevande alcoliche. Numerose evidenze scientifiche suggeriscono che i primi addomesticamenti di Vitis vinifera siano avvenuti nell’area dell’attuale Georgia e Armenia (Haapala, K., 2004).

Le prime pratiche di gestione agronomica sono nate con la domesticazione della vite e grazie alla tecnica ed alla conoscenza si sono evolute sino ai giorni nostri.

“La coltivazione della vite si è fortemente evoluta e sono state sviluppate tecniche moderne per facilitare il lavoro del vignaiolo e permettergli di rispondere alle esigenze di una produzione guidata dalla sostenibilità economica e dai mutevoli gusti dei consumatori. I viticoltori devono fare i conti con le variazioni climatiche, il comportamento specifico delle varietà, gli attacchi fluttuanti di parassiti e malattie e le difficoltà umane ed economiche. Devono, durante tutto l’anno, scegliere e prendere le decisioni più appropriate per la gestione del vigneto. ” cit. Alain Reynier, manuale di viticoltura (1989).

Le pratiche agronomiche vengono solitamente classificate in funzione del momento in cui sono svolte.

• Pre-impianto: selezione del sito, preparazione del terreno, installazione dell’impianto di irrigazione, scelta della varietà, selezione del clone, selezione del portainnesto, scelta della forma di allevamento.
• Messa a dimora.
• Allevamento post-impianto, i primi anni di sviluppo e di corretta formazione del capo a frutto sono fondamentali per tutta la vita del vigneto.
• Fase produttiva: potatura, gestione della chioma, gestione del suolo e dell’irrigazione, nutrizione della vite, protezione del vigneto da parassiti e malattie, raccolta.

La gestione del vigneto richiede un equilibrio tra le pratiche migliori per un risultato di qualità ed i vincoli tecnici ed economici che guidano le scelte pratiche (ad esempio disponibilità lavorativa, attrezzature, condizioni meteorologiche e redditività). L’obiettivo di una corretta gestione del vigneto è quello di raggiungere il livello qualitativo del vino che ci si è prefissati, mantenendo le buone condizioni e la sostenibilità del vigneto nel medio-lungo periodo.

Questa sezione del sito si concentra sulle risposte alle domande di molti viticoltori che si chiedono quali pratiche di gestione del vigneto debbano seguire per raggiungere i loro obiettivi di produzione e qualità.

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